Barbaresco DOCG
Zone di produzione e vitigni:
Il Barbaresco si produce con le uve di Nebbiolo, nelle sottovarietà Lampia, Rosè e Michet. La zona di produzione, adiacente a quella del Barolo, fa capo ai comuni di Barbaresco, Treiso, Neive e alla frazione di San Rocco Seno d’Elvio di Alba.
Le vigne più note sono quelle di Montestefano e di Asili.
I terreni, sebbene leggermente più bassi, sono del tutto simili a quelli della DOCG Barolo, ossia un miscuglio di argilla, sabbia e calcare, riconducibili ad una formazione geologica nota con il nome di Marne di S’Agata.
Caratteristiche:
colore rosso granato con riflessi arancioni; profumo caratteristico, gradevole, etereo, intenso; sapore asciutto, pieno, robusto, austero, ma vellutato.
Il Barbaresco ha caratteristiche simili a quelle del Barolo ma, al suo confronto, è ritenuto un vino meno austero, meno tannico e complessivamente meno imponente.
Di contro è ritenuto invece, rispetto al Barolo, un vino più “gentile” e raffinato. Il profumo del barbaresco si caratterizza infatti per una spiccata componente floreale (di rosa e di viola), alla quale si aggiungono con l’invecchiamento, sentori più complessi di terra, erbe, tartufo e liquirizia.
Gradazione minima 12,5°
Va servito ad una temperatura di 18-20°C
Invecchiamento obbligatorio di 2 anni (di cui uno in botti di legno) per il Barbaresco DOCG, e 4 anni per il Barbaresco Riserva.
Si dice che il Barbaresco sia il “fratello minore” del Barolo. Nasce infatti molti anni dopo, e precisamente nel 1894, quando Domizio Cavazza fondò la Cantina Sociale di Barbaresco nell’omonimo comune.
Il Barbaresco per volere di Domizio Cavazza, nacque proprio per dare una precisa identità ai vini della zona, che fino a quel momento confluivano per la maggior parte nel Barolo